“Ecco perché la donna rappresenta il bello dell’umanità”
Statoquotidiano.it, Foggia, 1 dicembre 2021. Si è conclusa ieri la mostra “Sconosciuta Realtà Conosciuta” dell’artista foggiano Leonardo Vecchiarino: molto buona l’affluenza di pubblico e apprezzate le opere proposte.
Il nome della mostra riprende l’espressione di S. Agostino. Interessante e molto partecipata l’inaugurazione del 20 novembre 2021, che ha visto anche la presenza del Vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese.
Leonardo Vecchiarino: l’uomo e l’artista
“La donna rappresenta il bello dell’umanità”, Leonardo Vecchiarino
Un tributo all’universo femminile in tutte le sue forme: un vero e proprio riferimento per la società attuale. L’artista ne è chiaramente affascinato e ritrae le donne in tutta la loro bellezza, ma non solo. Diventano centrali anche nel mondo delle relazioni, con l’audacia ed il fascino che le caratterizza in questo momento storico. Una centralità che va anche preservata garantendone i diritti ed il valore. Opere d’arte che si rivelano molto attuali e soprattutto originali: sono realizzate con una particolare tecnica mista olio e collage su tela. Al centro dell’opera è solitamente dipinta ad olio una figura femminile in sovrapittura a sfondi realizzati a collage.
«Sconosciuta realtà conosciuta», secondo la bella espressione di S.Agostino nel non sapere, sappiamo che questa realtà deve esistere.
L‘artista Leonardo Vecchiarino, sempre molto gentile e disponibile, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni per Statoquotidiano.it:
Da dove nasce la pittura di Leonardo Vecchiarino?
Ho iniziato da ragazzino a disegnare i personaggi dei fumetti di Topolino e Paperino e poi alle scuole medie a disegnare e dipingere incoraggiato dalla insegnante di Educazione artistica. Sono autodidatta e quindi ho studiato da solo, dove e come potevo, la storia dell’arte, la teoria e le tecniche pittoriche classiche. Naturalmente per pervenire alla definizione di uno stile personale ho sperimentato diverse tecniche espressive alternative.
Cosa, di una sua opera, mette meglio a fuoco la sua personalità artistica?
Ogni artista crea le sue opere infondendo in esse, anche inconsciamente, la sua personalità. Si passa dalla propedeutica identificazione dei propri valori al vivere in base a quelli, perché è l’unico modo di essere soddisfatti di quello che siamo e facciamo. Da qui la costante ricerca di nuove creazioni attraverso le quali esprimere me stesso. Penso, quindi, che la mia vera essenza stia proprio nella rappresentazione di cose o soggetti che amo.
Come nascono i suoi quadri?
Il quadro nasce sempre da una emozione sorta osservando la realtà contingente fatta di episodi, immagini reali o viste in tv. L’emozione poi diventa idea artistica da fermare sulla tela.
I suoi colori esprimono anche stati d’animo?
I colori sono il mezzo migliore per far trasparire uno stato d’animo. Ci sono colori che la mente umana associa al bello della natura, come i colori dei fiori, che danno gioia ed allegria, altri, invece, conducono subito ad emozioni tristi e sono quelli che tolgono la luce come il nero. Nelle mie opere i colori sono bilanciati per supportare l’insieme ottico tenendo conto della teoria dei colori e dell’armonia visiva da vicino e da lontano.
Qualche suo padre spirituale?
Se per padre spirituale si intende qualche altro pittore del passato o del presente che ha ispirato il mio percorso artistico. sicuramente posso indicare il padre degli impressionisti Claude Monet, poi Toulouse Lautrec e in generale tutti gli artisti che fanno parte della corrente artistica dell’impressionismo.
Che significa essere pittore oggi?
Essere pittore oggi non è cosa facile. Sono tempi culturalmente bui in cui il materialismo prevale sulla spiritualità. L’arte e il bello prodotti dagli artisti non sono importanti surclassati come sono dalle immagini digitali postate sulle piattaforme social. Si è persa la concezione dell’artista “maestro” da esibire come marchio nel mercato dell’arte tanto che negli ultimi anni si è diffusa la scelta di non rivelare la propria identità per far parlare di sé e accrescere un alone di mistero attorno alla propria figura e alla propria arte.
In genere, che impressione cerca di suscitare in chi osserva i suoi dipinti?
Ogni mio quadro è costruito per coinvolgere lo spettatore in un rapporto totale che coinvolga occhi, mente e cuore. Coinvolgere visione, comprensione ed emozione contemporaneamente è il mezzo per dare sensazioni piacevoli coloristicamente ma anche per appassionare e attrarre all’interno dell’opera per carpirne il significato.
In qualità di artista come ha vissuto il periodo covid?
il periodo covid e relativa chiusura delle persone nelle proprie abitazioni è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Una situazione mai verificatosi nella vita di noi contemporanei che ha prodotto reazioni soggettive diverse da individuo a individuo. Per me questa circostanza sfavorevole è stata elaborata nella proiezione al futuro della mia arte e quindi nella produzione di opere nuove nonostante la impossibilità di reperire tele e colori e quant’altro acquistabile normalmente presso i negozi di belle arti aperti. Ho elaborato progetti nuovi in sostituzione di quelli non più realizzabili con una visione però più precaria della normalità della vita. Il bilancio di questa tremenda esperienza sarà possibile soltanto quando passerà definitivamente.
Un breve profilo dell’uomo e dell’artista Leonardo Vecchiarino.
Leonardo Vecchiarino vive ed opera a Foggia. Laureato in Giurisprudenza lavora presso la Struttura Legale dell’Azienda sanitaria Policlinico Riuniti di Foggia. L’arte la fa da autodidatta: studio della storia dell’arte e delle tecniche pittoriche, ricerca e sperimentazioni. Dal 1983 partecipa a varie collettive d’arte mentre la prima personale è del 1986.
Da qui in poi ricerca, eventi ed esperienze si rincorrono senza soluzione di continuità: nel 1988 partecipa per la prima volta ad Expoarte internazionale di Bari e poi altre personali e importanti presenze a collettive, rassegne e concorsi in Italia ed all’estero dove sue opere sono esposte al Market Center di Dallas, allo Jacob Javit Center di New York (1992 e 1993), al Museo Nazionale di Budapest, al Italiensk Kulturell Forening Interart Vasteras di Hallstahmmar (Svezia), al Deposit Guaranty Salon International di Jackson (Mississippi), al Foyer International di Parigi, al Palazzo delle Esposizioni di Stoccolma, al Trade Center/ Harumi di Tokio.
Il percorso artistico del pittore riserva grande attenzione alla società, alla politica e alla cronaca e propone la centralità della figura femminile in sovrapittura a particolari sfondi (ricavati con l’inserimento nello spazio della tela di ritagli di manifesti poster pubblicitari, di giornali, di riviste patinate e di fumetti) che fanno incontrare l’arte pittorica e l’arte pubblicitaria.
Quello che emerge dalle tele di Leonardo Vecchiarino è la dimostrazione che la ricerca artistica contemporanea è ancora in grado di offrire all’occhio dello spettatore rappresentazioni visivamente avvincenti e godibili e nel contempo diventare mezzo di analisi della moderna società.
Un nuovo “umanesimo”, dunque, che, ponendoci di fronte a immagini, colori e segni di massima tensione, fascino e attualità, apre nuovi spiragli ai valori umani e sociali e dimostra di essere un modello di arte al passo con i tempi.
La sua opera è stata oggetto di attenzione critica di quotidiani, periodici e televisioni. E’ inserito in riviste e cataloghi specializzati. E’ presente sulle più note piattaforme social. Sue tele fanno parte di collezioni private e pubbliche.
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