Consigliera di Parità designata ma ancora senza nomina, il caso

Stato Donna, 27 novembre 2021. Ed è passata anche la data del 25 novembre senza la nomina della consigliera di parità della Provincia di Foggia. A maggio scorso il presidente Nicola Gatta ha designato Assunta Di Matteo nel ruolo e, secondo l’iter, ha notificato la documentazione al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ma, finora, a sei mesi di distanza, non c’è alcuna conferma della sua nomina.

Potrebbe sempre giungere da un momento all’altro, per carità, e resta in proroga il mandato di Antonietta Colasanto, tuttavia anche al Comune manca la consigliera. Per la prima istituzione persiste un inspiegabile ritardo che il responsabile comunicazione della Provincia Carmine Pecorella spiega così: “Il ministero ci ha chiesto ulteriori integrazioni che sono state inviate, credo che ora abbia tutto per poter procedere alla nomina, salvo ulteriori richieste. Certo i tempi in altre occasioni sono stati più veloci. Il segretario generale ha più volte sollecitato la conclusione della procedura, anche rallentata da alcuni cavilli che riguardavano le firme da apporre, sempre questioni che hanno riguardato la forma e non la sostanza della documentazione inviata. Se si sono posti, nel frattempo, altri impedimenti, non saprei dirlo, almeno su ciò che attiene al livello ministeriale”.

Per quanto riguarda il Comune di Foggia, com’è noto, è commissariato. Per la verità nemmeno la consulta femminile nel secondo mandato Landella è mai decollata, tanto più che l’esperienza amministrativa è finita prima del previsto. Il quadro è questo, noi ne prendiamo atto e lo evidenziamo perché a noi non è sfuggito. Da sottolineare che ad agosto 2020 fu designata per tale incarico in Provincia Billa Consiglio, l’avvocata, già assessore alla cultura nel governo di Antonio Pepe (era il 2009 a Palazzo Dogana), che con delibera di giunta del 2011 questa figura, prima inesistente, l’aveva introdotta. Consiglio, per motivi personali, si è dimessa a novembre successivo, nel frattempo, una richiesta di accesso agli atti aveva avanzato ulteriori chiarimenti e integrazioni circa il curriculum presentato. Vista la tempestività con cui il presidente Nicola Gatta ha riavviato l’istruttoria dopo la rinuncia della Consiglio e designato Assunta Di Matteo, com’è possibile che dopo 6 mesi, in cui sono state date, a step, una serie di reiterate giustificazioni, sia ancora tutto bloccato?

Foto: Stato Quotidiano

L’estate scorsa, alla fine di luglio, la pedagogista clinica, con esperienze nel settore della cooperazione transnazionale, attiva nel supporto alle donne vittime di violenza e persone fragili, fu contattata per un’intervista da StatoQuotidiano. L’appuntamento fu rimandato nell’attesa dell’ufficialità della nomina, per dire.

A fronte di questo inspiegabile e palese ritardo, nessuna voce si leva a richiedere un’accelerazione o un chiarimento, nemmeno da parte delle associazioni femminili in un’ottica, anche, di progettualità di genere spendibile nel ruolo stesso della consigliera e in una fase in cui tutti declamano i propri, di progetti. A gennaio si vota per il rinnovo del consiglio provinciale, e chissà che fino ad allora si possa prendere atto della nuova nomina.

A cura di Paola Lucino, Foggia 27 novembre 2021

 

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