Riparte nelle prossime settimane la stagione teatrale, presso il Teatro Umberto Giordano, organizzata dal Comune di Foggia in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Un ritorno alla normalità, dopo un periodo molto duro, particolarmente per gli operatori del teatro dal vivo che, se non si va in scena, non percepiscono reddito.
“Bella cosa ritornare in scena per macchinisti, scenografi, costumisti, cassieri, sbigliettatori, maschere, guardarobieri, baristi, portinai, custodi, macchinisti, elettricisti, fonici, attrezzisti e sarte. Oltre ad attori, registi, ballerini, musicisti. Una platea, cioè, molto ricca di lavoratori, quella degli operatori dello spettacolo”.
Si riprende, così, anche nel settore lavorativo del teatro, finalmente, un filo interrotto nel marzo 2020, a causa della pandemia da COVID-19 e delle restrizioni messe in campo da quel momento per affrontarla.
Il calendario sarà di primo livello, con un ventaglio di artisti notevoli, un’occasione da non perdere, con una serie di espressioni artistiche proposte all’interno delle varie serate: dieci spettacoli di prosa, di cui ben tre esclusive regionali, due di danza, due concerti musicali, serate all’insegna della comicità, per un totale di 19 titoli da fine novembre a maggio.
Insomma, un programma per tutti i gusti.
Si comincerà, nelle serate del 26 e del 27 novembre, con Paolo Fresu e Ugo Dighero in Tango Macondo. Il venditore di metafore, in due esclusive regionali.
A seguire, sabato 4 e domenica 5 dicembre, Aldo Cazzullo con la partecipazione straordinaria del fiorentino Piero Pelù in A riveder le stelle, ispirato all’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.
E, poi, ancora, spettacoli con nomi quali Rocco Papaleo, Massimo Dapporto, Sergio Cammariere, Sergio Rubini, Ale e Franz, Alessandro Haber, Pat Metheny.
“Intervenute nelle ultime ore alcune novità. Lo spettacolo del 15 e del 16 dicembre, con Nancy Brilli eChiara Noschese, “Manola”, di Margaret Mazzantini per la regia di Leo Muscato, sarà sostituito da uno spettacolo, dal titolo “Il dono” con Ambra Angiolini. E, quasi certamente, ci sarà anche, fuori abbonamento, intorno alla fine di febbraio, uno spettacolo di Fabrizio Gifuni su Aldo Moro, dal titolo “Il vostro irridente silenzio”.
Riprenderà anche la parte dedicata al Teatro con le famiglie.
Ben 5 spettacoli in cartellone, con orari pomeridiani, che tratteranno tematiche rivolte ai ragazzi e alle famiglie.
“Scelta molto significativa, che rappresenta un’intenzione che viene non solo dal Teatro Pubblico Pugliese, ma anche da parte delle autorità comunali. Sentiamo, cioè, di avere il compito di avvicinare quest’arte magica che è il Teatro ai giovani, ai giovanissimi e alle famiglie, promuovendo occasioni di incontro. Puntiamo molto su questo”.
Fin dalla sua fondazione nel 1979 il Teatro Pubblico Pugliese, oggi denominato Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, ha realizzato un intenso lavoro con l’obiettivo di diffondere ampiamente la cultura di teatro, danza, teatro ragazzi, circo contemporaneo e musica sul territorio vasto e diversificato della Puglia.
Quest’anno, già avviate le stagioni teatrali a Bari, Taranto, Manfredonia. Inaugurata nei giorni scorsi la stagione a Sansevero. A breve, sarà, dunque, la volta di Foggia.
Sarà dato spazio, inoltre, ai piccoli comuni dei Monti Dauni e del Gargano.
Dieci in tutto, in un progetto relativo al Teatro per le famiglie. Piccoli comuni quali Troia, Carpino, Pietramontecorvino, Candela, Vieste, Mattinata, che si cimenteranno finalmente anche loro in una stagione teatrale con cinque spettacoli.
“Ancora nessuna partecipazione da parte dei Cinque Reali Siti. Del sud foggiano, ad oggi, possiamo evidenziare solo la stagione teatrale di Cerignola. Anche se, devo dire, i comuni di Carapelle, Ordona, Stornara, Stornarella, Orta Nova hanno fin qui preso parte, in collaborazione con la Biblioteca Magna Capitana di Foggia, al bando “Periferie al centro”, per l’estate scorsa: un intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia e del TeatroPubblico Pugliese. Sono in contatto, comunque, per eventuali iniziative future, con alcune di queste amministrazioni comunali”.
Tornare a Teatro, quindi. Questo il richiamo del Teatro Pubblico Pugliese.
“Così, riprenderemo i rapporti e le relazioni in una atmosfera così bella come è quella del teatro, e, in più, daremo una possibilità ed un sostegno a chi lavora in quel mondo, che ha sofferto notevolmente durante le pause necessarie per la pandemia e solo ora comincia a rivedere un po’ di luce. E ci auguriamo che questa luce non si interrompa e continui”.
Di recente, lo scorso 6 novembre, il Teatro Pubblico Pugliese ha consegnato dei premi alla carriera a Michele Mirabella e Carlo Formigoni nelle città di Bitonto e Cisternino. Un’occasione per omaggiare i due artisti che hanno dato e danno tanto, al mondo teatrale in Italia e in Puglia, contribuendo a formare la cultura del teatro e preparando tantissimi artisti. Carlo Formigoni, per esempio, ha fondato Il Cerchio di Gesso, il teatro Kismet.
“Un riconoscimento, inoltre, come stimolo per loro e per tutti ad andare avanti nel coltivare l’arte teatrale”.
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