Cristina ‘Have the power’: “Un amore sconfinato per la musica”

0
Cristina Bisceglia si distingue con i suoi messaggi di innovazione e per una capacità interpretativa fuori dal comune

"Cristina Bisceglia si distingue con i suoi messaggi di innovazione e per una capacità interpretativa fuori dal comune"

Stato Donna, 19 novembre 2021. Un amore sconfinato per la musica: lei è l’artista Cristina Bisceglia, che da anni si distingue con i suoi messaggi di innovazione e per una capacità interpretativa fuori dal comune.

SD. Benvenuta tra le pagine di StatoDonna, raccontaci un po’ di te, disegnaci il tuo autoritratto.

CB: Ciao e grazie per questo spazio, io sono una cantante, insegno canto moderno. Sono nata a Manfredonia, ho vissuto gran parte della mia vita e vivo in questa bella cittadina.

Mi ricordo quando ero bambina cantavo allo specchio i grandi successi di quei tempi, come “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini, senza avere idea di ciò che facevo e come per magia, il telecomando diventava un microfono! Poi trovai una vecchia chitarra e iniziai questo percorso di studio, inizialmente motivata dalla voglia di superare la mia timidezza.

In seguito conseguo la maturità scientifica e la laurea in giurisprudenza e contemporaneamente seguo istintivamente il percorso artistico, perché cantare diventa un’ urgenza per me ;quindi decido di trasferirmi a Milano per seguire corsi sempre più specifici e qualificanti sul canto. Mi rendo conto, durante gli anni, di volermi dedicare esclusivamente al fantastico mondo della musica e della voce :la mia grande passione diventa anche il mio lavoro ed i giorni si arricchiscono di momenti felici perché quando si sceglie un lavoro che piace i momenti di felicità diventano incommensurabili

SD. Lo studio del canto in generale richiede impegno e con l’avvento dei social tanti ragazzi tentano la via della musica mettendo video su YouTube, TikTok. Lo streaming è diventato quasi invadente creando confusione da cosa sia bello e da quello che non lo è. Cosa si può fare per coinvolgere maggiormente le nuove generazioni?

CB. Sicuramente con la nascita dei social e con il successo dello streaming è cambiato il mercato discografico; si possono considerare diversi aspetti e non fermarsi soltanto al risvolto nostalgico della registrazione analogica; adesso il mercato è più fruibile, condivisibile in cui i media concedono spazi musicali raggiungibili dagli emergenti alzando il livello dell’espressione artistica musicale.

Forse ciò che attualmente si tende ad oscurare sono i retroscena di anni di studio, i sacrifici ed il costante, impegnativo lavoro che c’è in ogni performance.

Nonostante ciò la voglia di musica non è mai diminuita, anzi si è moltiplicata. Quindi i nuovi artisti emergenti devono stare attenti alle dinamiche televisive e in questo gioca un ruolo fondamentale il maestro di musica che deve guidare e costruire, insieme al suo allievo, il percorso artistico giusto.

SD. Le tue esperienze artistiche sono diverse tra loro e penso ti abbiano lasciato ricordi ed insegnamenti diversi. Ce li puoi raccontare?

CB. È vero nel mio percorso artistico ho avuto la fortuna di vivere tanti contesti e collaborare con diversi autori, arrangiatori e musicisti.

Iniziò tutto a 18 anni quando formai una band tra amici! In seguito partecipai a diversi contest tra cui I-Tim Tour 2005 e Sanremo Rock 2006 per poi lavorare con la mia manager in quel di Milano a diversi progetti discografici in Spagna e non solo.

L’ultima esperienza che mi ritrae interprete risale all’ estate scorsa in cui ho registrato, in collaborazione di un dj, un remix di una canzone famosissima di Patti Smith “People Have The Power”, diventata colonna sonora di uno spot per un format radiofonico di RTL 102.5 .

La mia dedizione al vocal coaching inizia dieci anni fa ; mentre esploravo questa nuova dimensione a Milano ,ho incontrato alcuni dei miei insegnanti che sono stati per me la guida in questo percorso artistico :in primis Elisabeth Howard e Loretta Martinez, Eleonora Bruni ed ultimamente Franco Fussi, il mio professore in vocologia artistica.

SD. Hai altre passioni oltre la musica?

CB. Devo confessare che negli ultimi tempi,  condizionata dalla visione della famosa serie “The Queen’s Gambit”, una passione per me è diventata il gioco degli scacchi. Passione alimentata anche dal periodo oscuro del lockdown grazie alle App che permettono di giocare online con il resto del mondo!

Qui come giurata al Discovery Summer Festival di Riccione, con Filippo Nardi

SD. Parlaci del futuro. Stai facendo, pensando o organizzando cose nuove?

CB. Adesso preferisco pensare al mio presente: un piccolo magnifico orto culturale vale a dire l ‘associazione J27 che ho voluto fortemente realizzare, partendo dallo stesso background, in collaborazione con il Maestro Matteo Grieco che da anni anima la scena musicale della Capitanata.

L’associazione culturale “J27”trova la sua massima espressione con la nascita di una nuova e prestigiosa scuola di musica a Manfredonia, che cerca di stimolare il pensiero critico e valorizzarlo mediante corsi di musica dedicati a bambini, adulti, disabili e con la creazione di eventi musicali. Auspico di perseguire con i miei corsi di formazione e realizzare un progetto che ho particolarmente a cuore in cui immagino gli emergenti esprimersi in un ambiente culturalmente sano.

A cura di Barbara Starace, 19 novembre 2021