Maria Teresa Santelli: “Per la 194 ai Riuniti tante difficoltà e poca informazione”
Stato Donna, 16 novembre 2021. Focus sul tema dell’aborto e su quanto possa essere applicata la legge 194 vista la cronica mancanza di ginecologi non obiettori ai Riuniti di Foggia. Argomenti rispetto ai quali nulla o quasi filtra dall’ospedale foggiano e, di recente, alcune associazioni sui social hanno evidenziato il problema.
Il direttore generale Vitangelo Dattoli, in una dichiarazione a Foggia Today, ha parlato di una “pausa logistica di una settimana per riorganizzare il tutto”, inoltre di un “medico in convenzione e di altri due non obiettori” che avrebbero firmato ai primi di novembre: “Abbiamo cercato di limitare i disagi”. Era il 26 ottobre. L’incontro organizzato da Donne in rete per venerdì presso la Cgil di Foggia cerca di approfondire la questione.
I problemi, a quanto pare, sono sorti in particolare da agosto scorso, dopo il pensionamento di due ginecologi e da quando anche una delle poche ginecologhe che praticava l’Ivg (interruzione volontaria di gravidanza) si sarebbe dichiarata obiettrice.
Avete idea dei numeri che riguardano l’Ivg presso i Riuniti di Foggia, sia per quanto riguarda i medici che la praticano sia degli interventi effettuati? (La domanda la rivolgiamo a Maria Teresa Santelli, coordinatrice della 194 per “Donne in rete della provincia”, tema del dibattito di cui sopra)
Non lo sappiamo con precisione anche se ci sono state delle istanze al direttore Vitangelo Dattoli. I medici non obiettori sarebbero due ma questo non è attestato da nessun documento perché da agosto, da quando una ginecologa si è dichiarata obiettrice e ci sono stati dei pensionamenti, tutto si è fermato per le difficoltà a trovare dei medici non obiettori.
Non è possibile che l’ospedale sia rimasto privo di ginecologi non obiettori.
Sappiamo che è stato chiamato un medico di Barletta con pagamento a prestazione di cui è attestata la richiesta ma da allora non abbiamo informazioni di conferma. Nel 2018 c’è stato un concorso per assumere 70 ginecologi, 10 sarebbero stati non obiettori e due sarebbero venuti a Foggia. Non sappiamo nulla, tutto quello che succede lo “acchiappiamo” di qua e di là.
Insomma non sapete se il diritto delle donne ad abortire è tutelato nell’ospedale di Foggia?
Esattamente non lo sappiamo.
C’è l’aborto farmacologico, nemmeno di questo sapete nulla?
Per sentito dire, ci dicono che la Ru 486 è stata usata ma le donne restano sole nella stanza.
Quindi non siete molto convinte di questo tipo di aborto non chirurgico?
Non è che non siamo d’accordo, sappiamo solo che dopo il pensionamento dei dottori Zingariello e Conte dai Riuniti di Foggia è sato tutto più difficile.
L’aborto farmacologico è meno invasivo di quello chirurgico
Sono le donne che devono scegliere quello che ritengono più opportuno ma penso, per esempio, alla donna che viene dal Gargano, deve prendere la pillola due volte e deve fare due viaggi verso Foggia, l’emorragia può anche venire per strada, non è una cosa semplice.