La forza di Chiara. Diventa mamma malgrado tumore, cure e menopausa indotta

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Manfredonia (Foggia), 09/11/2021 - (ansa) Prima la diagnosi di un tumore al seno, poi le speranze infrante di diventare mamma per la seconda volta a causa della menopausa precoce indotta dalle cure. E poi la scoperta che ha lasciato increduli anche i medici: Chiara, leccese di 28enne da anni trasferitasi a Manfredonia, in quella fase difficile della sua vita ha scoperto di essere incinta e ora lei e il marito Lorenzo stringono tra le braccia Enea il loro secondo genito nato nove mesi fa.

Manfredonia (Foggia), 09/11/2021 - (ansa) Prima la diagnosi di un tumore al seno, poi le speranze infrante di diventare mamma per la seconda volta a causa della menopausa precoce indotta dalle cure. E poi la scoperta che ha lasciato increduli anche i medici: Chiara, leccese di 28enne da anni trasferitasi a Manfredonia, in quella fase difficile della sua vita ha scoperto di essere incinta e ora lei e il marito Lorenzo stringono tra le braccia Enea il loro secondo genito nato nove mesi fa.

Manfredonia (Foggia), 09/11/2021 – (ansa) Prima la diagnosi di un tumore al seno, poi le speranze infrante di diventare mamma per la seconda volta a causa della menopausa precoce indotta dalle cure. E poi la scoperta che ha lasciato increduli anche i medici: Chiara, leccese di 28enne da anni trasferitasi a Manfredonia, in quella fase difficile della sua vita ha scoperto di essere incinta e ora lei e il marito Lorenzo stringono tra le braccia Enea il loro secondo genito nato nove mesi fa.

 

La storia è raccontata dal reparto Breast Unit del Policlinico Riuniti di Foggia coordinato da Marcello di Millo e tutta la sua equipe. “Quando Chiara – ricordano i medici – ha scoperto di essere incinta 15 mesi fa nel periodo successivo alla prima operazione, le cure oncologiche e la menopausa forzata, l’ha subito raccontato ai medici tra lo stupore e l’incredulità di tutti. Enea aveva deciso di nascere a tutti i costi”. Ora Chiara ed il marito Lorenzo hanno chiesto a Di Millo e alla ‘case manager’ del reparto di Senologia Chirurgica, Alessandra Ena, di essere padrino e madrina del piccolo l’8 dicembre quando ci sarà il suo battesimo.

 

“Siamo stati felicissimi di questa sua richiesta – afferma il coordinatore di senologia Marcello di Millo – Nel momento in cui ad una donna viene diagnosticata questa malattia, noi cerchiamo di farla sentire in famiglia. Così è’ stato per Chiara”. “Ma questa volta – conclude – è stata lei a farci sentire parte integrante della sua famiglia”. (ansa)Fonte: repubblica