“Una cultura senza steccati e nuovi spazi giovanili per generare idee”
StatoDonna, 07 novembre 2021. “Da almeno cinque anni ne sono nate due, L’albero dei fichi, per bambini con un punto lettura dedicata agli adulti e Biblios”. Rossella Bruno (in copertina al centro, a destra Pia Oratore, presidente di ‘Oltre Babele’) è il nuovo assessore alla cultura della giunta Bonito, nel passaggio dall’associazione alla delega nel governo della città dice, con una punta di orgoglio: “Marianna Longo, titolare de L’Albero dei fichi, mi telefonò un giorno e mi disse: mi avete motivato con il vostro attivismo e la vostra partecipazione, e decise e di avviare la sua attività. Insomma, fu esplicita”.
Rossella, ti aspettavi la nomina?
No, è stata una bella sorpresa, un riconoscimento per l’impegno profuso non da me ma da un gruppo di volontari che hanno lavorato per il bene della città. In genere queste nomine sono strettamente legate a questioni politiche, Bonito non lo conoscevo personalmente ma lui conosceva le nostre iniziative.
In questi anni l’attuale sindaco vi ha sostenuto come associazione?
Il primo evento che organizzammo per parlare di legalità ebbe come ospite Gianrico Carofiglio. Tramite Francesco Bonito e suo figlio Savino, riuscimmo ad averlo a Cerignola.
Una giunta a trazione femminile composta da quattro donne e due uomini, insolitamente.
Certo non abbiamo un problema di quote rosa, è una scelta che non si basa sul sesso ma sulle competenze, Teresa e Maria (Cicolella e Di Bisceglia, ndr) hanno dato molto come consigliere, e per poco Teresa non ce l’ha fatta alla Regione.
Olga Speranza è un’attivista del M5s, due consigliere sono del Pd e tu sei l’unica che non proviene dalla politica
Ho fatto politica in altro modo in questi anni.
Come hai vissuto la campagna elettorale?
Con amarezza per un centrosinistra diviso che mi aspettavo unito, gli anni del commissariamento sono stati di ordinaria amministrazione, ci siamo persi molte cose, sono stati difficili e non vedevo l’ora che finissero per tornare a vivere normalmente.
Quindi l’ hai vissuta con distacco?
Non con distacco né con attività politica da campagna elettorale ma con speranza.
Sei vicina a Tommaso Sgarro? È stato molto critico sul mancato accordo per la giunta
Sono sua amica, posso capire le sue motivazioni ma gli accordi andavano fatti a monte, la cittadinanza non deve pagare questa discussione che non fa il bene della città. E basta! Credo che Sgarro porterà avanti un’opposizione costruttiva.
Hai tanti settori di cui occuparti compresi nella delega, da cosa cominceresti?
Dalla scuola, il mondo da cui provengo, che deve tornare a essere protagonista e nostra alleata anche creando una Consulta. L’altra priorità è recuperare gli spazi dove i giovani possono incontrarsi e generare idee, come palazzo Fornari. Il teatro Mercadante ce lo consegnano a fine novembre, è rimasto chiuso per problemi di agibilità e ci metteremo subito a lavoro per una stagione da gennaio a marzo. Per lo sport ci sarà un delegato ma lavoreremo insieme, siamo già all’opera per alcuni fondi da non perdere.
Quali prospettive vedi per il turismo?
Molto è stato fatto con il Museo del grano, con la via Francigena, il club Unesco e la Proloco, si dovrà lavorare ancora più in rete per la promozione del territorio.
Hai modelli virtuosi cui ispirarti?
Penso all’assessore della giunta Tatarella Rossella Rinaldi, per me è un modello, spero di fare un decimo di quello che ha fatto lei. Questo anche per dire ce che non vivo di steccati.
Cosa riprenderesti di Rinaldi?
Il fatto di rivitalizzare il centro storico, di riprendere con ‘Calici nel borgo’, creare qui dei percorsi con guide turistiche perché l’amore per il territorio nasce dalla conoscenza.
Incrostazioni della macchina amministrativa e conoscenza dei meccanismi, anche nel confronto con altri assessorati. Le hai prese in considerazione?
Gli ostacoli ci sono sempre ma posso contare sulla giunta e su tanti consiglieri giovani. Poi, se uno qualcosa non la sa per inesperienza, chiede, ho l’umiltà di farlo. Per il resto sono molto battagliera e, venendo dall’associazionismo, ho avuto modo di conoscere tutti gli assessori alla cultura di questi anni, penso per esempio a Debora Di Nauta e a Liliana Petruzzelli, delegate nella giunta Metta, trovando sempre trovando sempre ottime risposte.