La griffe di Agostino Iacurci sulla facciata della Pinacoteca ‘900

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Agostino Iacurci (foto da Vita.it)

Agostino Iacurci (foto da Vita.it)

Stato Donna, 7 novembre 2021. Torna a Foggia l’artista Agostino Iacurci per un’opera di Street art sulla facciata esterna della Pinacoteca ‘900. Con contributo finanziario di 40 mila euro della Regione Puglia – nell’ambito del programma “STHAR LAB, Laboratori di fruizione per la promozione e la valorizzazione della Street art, dei Teatri storici, degli Habitat Rupestri”- è stata stanziata dal settore cultura la somma necessaria per l’acquisto di ponteggi, vernici e altri materiali dal settore cultura del Comune di Foggia.

Pinacoteca ‘900 (Foggia)

Il progetto era stato approvato dalla giunta comunale a ottobre del 2020. Sui social è spuntata qualche polemica sulla necessità di apporre una decorazione sui mattoni dell’edificio progettato da Pino Casolaro dentro una logica per cui la decorazione nuova “coprirebbe” la facciata precedente. I critici si chiedono anche se per caso, non sarebbe stato meglio individuare un altro edificio. Vico Fauno, nella zona tra Via M. de Rosa e Via F. Aporti, sarà chiuso al traffico fino al 17 novembre per permetterne la realizzazione.  Nel frattempo, dopo il taglio del nastro dello spazio libri avvenuta a febbraio 2021, il comune ha approvato i necessari interventi per il ripristino dell’impianto di condizionamento della suddetta Pinacoteca.
Agostino Iacurci ha realizzato a Foggia due murales in via Montegrappa l’anno scorso dopo essere diventato il classico artista internazionale senza un’opera a sua firma nella propria città.

La street art illustrata di Iacurci, una sua opera da Exibart.com

Nato a Foggia nel 1986, è romano di adozione. Docente dell’accademia di illustrazione di Roma e assistente allo Ied, risiede a Berlino. Ha esposto in Europa, negli Usa, Russia, Messico, Brasile. Nel 2019 è stato premiato nell’ambito del primo Argos Hippium di Manfredonia. Iacurci lavora con svariate tecniche e materiali e si ispira anche alle forme e ai colori del mondo greco-romano. Celebre la sua mostra a Pesaro sul “De Architetura” di Vitruvio nella quale esprime, con poliedricità, una visione contemporanea dell’antico trattato.