Apicella: “Un’intellighenzia per il riscatto di Foggia accoltellata al cuore”
Stato Donna, 6 novembre 2021. La rabbia e la delusione per il quartiere Ferrovia in degrado resta intatta: “I vigili urbani hanno sequestrato ieri della roba a dei venditori improvvisati per strada, ma poi ritornano, ormai via Podgora è impraticabile”.
Con un’app riusciamo a individuare le macchine non assicurate, le segnaliamo ma non risolviamo granché. Il mese scorso come “Amici del viale” abbiamo fatto un esposto al ministro Lamorgese, in prefettura è stato convocato un tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico. Ma la situazione è al limite, a quella dell’insicurezza si aggiunge la sporcizia e anche nel centro storico, dove vivo attualmente, si trovano rifiuti, cartacce, piatti, bottiglie. Tutte le sere ragazzi un gruppo chiassoso di ragazzi si siede davanti al portone e devo chiedere il permesso per passare.”
Roberta degli “Amici del viale” è stata fra le fondatrici, adesso la partecipazione è più sporadica per concomitanti impegni lavorativi. È un’odontoiatra, fra attività professionale e residenza in zona, l’ex salotto cittadino verso la stazione lo conosce bene. Nel 2018 una passeggiata per la sicurezza, organizzata con gli esponenti della Lega lungo viale 24 maggio, preparava l’exploit del partito di Salvini alle europee e la sua candidatura alle comunali. Allora era nel direttivo provinciale. Alle scorse regionali ha sostenuto Vincenzo Riontino, attuale sindaco di Zapponeta, e candidato dell’eurodeputato Andrea Caroppo.
Roberta, io sono rimasta a questo punto riguardo alle tue scelte politiche. Ci sono novità?
Nessuna, mi piacerebbe un segretario federale come Giorgetti, ma ha fatto pace con Salvini, che non seguo più.
Ci sono Andrea Caroppo e “Sud in testa” fra i tuoi prossimi approdi?
Non credo che abbia molto a che fare con la provincia di Foggia.
Come no, ha sostenuto Berardi a San Nicandro.
Lo so ma sono fuori da tutto, non ho tessere di partito, sono libera e bella, in standby.
Come donna di centrodestra, che è passata dalle segreterie di partito, ormai un dato sempre più raro, ti candideresti a sindaco?
No, assolutamente no, non credo di esserne capace ma mi piacerebbe che fosse una donna, questo sì.
Del gruppo della Lega di Foggia chi sceglieresti per il futuro?
Credo che Salvatore De Martino e Concetta Soragnese, mia grande amica, se si ricandidassero avrebbero ancora dei voti, devono poter continuare il buon lavoro iniziato per Foggia. C’è Luigi Miranda che potrebbe scendere in campo.
Con il segretario cittadino Antonio Vigiano ci sono state incomprensioni?
No, lo stimo molto.
Segui la Lega regionale?
Per ora vedo solo una nebulosa, non riesco a intravedere dove mi potrei orientare. Quello che è successo a Foggia è stato scioccante, parlo del commissariamento, non pensavo sarebbe mai avvenuto… Ma chi ha permesso poi che Landella si ricandidasse, tutto è venuto fuori dopo, e prima, dov’erano? Lo Stato è arrivato ma quando era troppo tardi. Non so se la città risorgerà, intano ci sono 18 mesi, o di più, di commissariamento, e poi vediamo. Io avrei preferito votare in ottobre come il resto d’Italia.
Un nome per il sindaco di Foggia
Penso ad Anna Fallucchi, grande lavoratrice e imprenditrice con la passione per la sua terra che ha avuto un ottimo risultato alle regionali. Mi fermo qui, oggi credo che sia difficile appoggiare qualcuno e fargli da traino con il rischio di ritrovarsi in un baratro.
Non sei stata eletta consigliera comunale con Landella. È stato meglio così?
Chi ha un certo modo di fare non si lascia trascinare, comunque mi sono salvata (sorride), dai, diciamo così.
Insomma sei pessimista su Foggia.
I foggiani non la amano, quelli privi di senso civico certamente no, io la amo e la difendo nonostante tutto, nonostante le classifiche. Il consiglio comunale deve avere il suo livello anche culturale, sebbene non sia questo a rendere una persona migliore di un’altra. Ma bisognerà accendere i riflettori su ogni aspetto della vita del prossimo candidato o candidata sindaco. Vedo politici ospiti in tv, quindi mi pare che stiano scaldando i motori ma ci vuole tempo per il voto. Servirebbe un’intellighenzia disposta a scendere in campo, e credo che di fronte a una città accoltellata al cuore anche la gente che non avrebbe mai pensato di scendere in campo lo farà. Lo Stato è arrivato quando non c’era più nulla da fare, 9 incandidabili (secondo il ministero dell’Interno, ndr) sono tantissimi.
Come dovrebbero essere le prossime elezioni?
Con un totale cambio di facce, un turnover necessario.
Voteresti un nome della società civile o un nome di centrosinistra?
Io non andrei mai nel centrosinistra perché non è nelle mie corde ma, per esempio, se uno come Decaro si candidasse da presidente della Regione lo voterei, lo seguo come sindaco e mi piace tantissimo.
In Fdi a Foggia credi ci sia spazio, tanto più dopo gli scossoni giudiziari che riguardano alcuni ex consiglieri?
Giorgia Meloni mi piace perché è una donna. Non so, in questo momento apprezzo alcune cose, per esempio il comitato ‘Vola Gino Lisa’, al quale ho intenzione di iscrivermi. Ci vorrebbero più persone come Venturino, questa è una di quelle realtà importanti, come quelle per i parchi, per le strade, per gli eventi culturali che servono a scuotere e far sì che la società si impegni. E per le feste mi auguro che anche in una città commissariata ci siano delle luminarie contro il buio, in questi anni il Natale a Foggia stava diventando bello.