La novità di quest’anno è che a sagomare e ritagliare le calze – attività che in passato venivano svolte da genitori e anziani dei centri diurni – siano stati i ragazzi del progetto iDO, sostenuto da Fondazione con il Sud, attraverso laboratori capaci di migliorare le autonomie e sviluppare competenze utilizzabili nel mondo del lavoro. Così, con la collaborazione dei genitori, dei volontari e degli educatori della Cooperativa sociale Ghenos, i ragazzi hanno confezionato ben 2.500 calze e le hanno poi riempite di dolciumi.
Tra queste tre realtà c’era l’A.G.A.P.E. – Associazione Genitori e Amici Piccoli Emopatici, che quest’anno ha commissionato 300 calze ai ragazzi del progetto iDO. “Noi di A.G.A.P.E. abbiamo scelto queste calze perché crediamo che le persone che lavorano insieme, con un obiettivo condiviso, possano rendere possibile l’impossibile. Quella con iFun è una collaborazione che ci riempie di gioia”, sostiene con convinzione Antonella Matera, presidente della sezione dell’A.G.A.P.E. di Lucera.
Quest’anno, quindi, con le calze dei morti realizzate dai ragazzi del progetto iDO sarà possibile sostenere due realtà del territorio iFun e A.G.A.P.E., entrambe associazioni costituite da genitori, accomunate dalla voglia di affrontare con “leggerezza” il peso della malattia e del disturbo autistico che spesso sembra enorme.
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