Barone alla ministra Bonetti: “Si chieda perché vincono 20 sindaci uomini”
Stato Donna, 16 ottobre 2021. Nelle 20 grandi città al voto sono stati eletti sono sindaci uomini come mai?
Il giornalista di Radio Capital l’ha chiesto durante la trasmissione ‘The breakfast club’ alla ministra Elena Bonetti: “C’era una minore presenza di candidate donne- ha risposto il ministro per le Pari Opportunità e per la famiglia- e non sempre le candidate donne hanno dimostrato di essere all’altezza del ruolo che dovevano svolgere, vedi il caso di Roma. Aldilà del singolo caso il tema di fondo è che la politica non mette in campo competenze femminili che ci sono nel paese, per questo sono una ferma sostenitrice del fatto che la parità di genere nelle istituzioni deve essere strutturale”.
Il senatore Marco Pellegrini del M5s replica chiedendo le dimissioni della Bonetti. “Avete mai visto una ministra per le pari opportunità attaccare le donne? Ci è riuscita la renziana Bonetti che pur di attaccare Virginia Raggi ha fatto dichiarazioni improntate al più becero sessismo, a un maschilismo che pensavamo scomparso almeno in quel ministero. Una cosa vomitevole!”.
Giuseppe Conte scrive su facebook: “Avete mai sentito un uomo con responsabilità istituzionali dire: “Non sempre gli uomini che sono stati eletti sindaci si sono rivelati all’altezza del ruolo che dovevano svolgere”? No, perché non si critica l’operato di una fascia tricolore inserendo tra i criteri di valutazione il genere, uomo o donna.
Rosa Barone, assessora regionale al welfare della Puglia: “È gravissimo che abbia detto una cosa del genere, che un ministro abbia portato come esempio negativo una donna che ci ha messo la faccia, che è stata scelta dai cittadini e che la seconda volta è stata fortissima ma con una lista debole. Viva le donne in politica, la ministra di dovrebbe interrogare sul perché nel 2021 si verifica ancora che ci siano 20 sindaci uomini”.
Italia Viva interviene a favore della ministra con vari esponenti che replicano ai grillini, fra questi Ettore Rosato: “Elena Bonetti, sottolineando che la politica italiana non fa il suo dovere perché candida poche donne in ruoli apicali, ha aggiunto una considerazione condivisa dalla stragrande maggioranza dei romani e cioè che non basta essere donne per fare bene il sindaco, bisogna anche essere brave. E la Raggi non lo era”.
Oltre il botta e risposta fra fronti politici avversi, il commento di Telefono Rosa, sede di Roma, scritto su facebook, che giudica “infelice” la sua frase.
“Siamo dispiaciute nel leggere quanto espresso dalla ministra Bonetti rispetto alla minore capacità delle donne nel rivestire ruoli importanti. Il suo è un ministero importante, il suo ruolo dovrebbe essere di stimolo a migliorare la nostra società, mentre ci troviamo difronte a delle affermazioni che stroncano completamente la figura femminile. Naturalmente noi riferiamo quanto riportato dai giornali e siamo convinte che sia una frase infelice. Non vogliamo mettere a confronto le capacità degli uomini e delle donne, ognuno ha una propria professionalità, sensibilità, capacità e non si può etichettare con una frase così secca l’intelligenza delle donne. Vogliamo porgere una domanda alla ministra Bonetti: pensa che i passati sindaci di Roma, tutti uomini, siano stati all’altezza di questa grande città e che la colpa può essere solo di una donna?”.