STATODONNA.IT, Foggia 08 ottobre 2021. La Regione Puglia ha approvato il 15 settembre 2021, l’agenda di genere, il documento di programmazione messo per combattere e promuovere la vera eguaglianza, “una strategia trasversale” che attraversa tutte le politiche, economiche, sociali, formative, culturali, urbanistiche, sanitarie.
L’agenda è il frutto di un percorso partecipato avviato a marzo (incontro online con la presidente Loredana Capone) e che ha visto a raccolta, in decine di incontri, centinaia di donne e uomini pronte e pronti a fornire indicazioni, suggerimenti, proposte sottoposte a Regione Puglia in documenti tutti analizzati e considerati nella stesura finale dell’Agenda di genere. Si articola in 6 aree tematiche che vanno dalla qualità della vita, all’empowerment femminile nei settori strategici quali istruzione, formazione, lavoro, il contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere, la rimozione degli stereotipi e il miglioramento dell’azione amministrativa.
Inoltre, il 21 settembre scorso, è stata approvata la legge regionale sulla parità retributiva di genere. “Una risposta urgente e indispensabile – ha dichiarato la presidente Capone – ad una condizione che non è più accettabile, oltre ad essere in controtendenza rispetto agli obiettivi europei. E la pandemia ha reso la situazione ancora più allarmante e le donne del Sud sono state le più penalizzate: in Puglia, solo il 37,7% degli occupati è donna”.
Diciannove articoli per garantire il rispetto del principio della parità retributiva dei sessi, contrastare le discriminazioni di genere e promuovere il lavoro femminile dipendente e autonomo, guardando anche a potenziare i servizi che possono favorire i tempi di conciliazione vita lavoro. Sono previsti incentivi e premialità per le imprese che in Puglia assumono donne con contratti stabili e retribuzione adeguata. Anche obblighi per i datori di lavoro e sanzioni per i licenziamenti illegittimi, per la violazione delle norme a tutela della maternità e paternità, per discriminazioni e molestie sessuali sul luogo di lavoro.
È istituito anche un elenco di imprese virtuose. Sono introdotti percorsi di formazione per avvicinare le donne alle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica), previsti interventi per il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza e contributi per imprese ed enti del Terzo settore impegnati a favorire il percorso. Nei Centri per l’impiego verrà istituito lo “Sportello donna”. Un protocollo d’Intesa con l’Associazione bancaria italiana consentirà ad imprese femminili e lavoratrici autonome l’accesso al credito a tassi agevolati.
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